«Degli stranieri residenti in Italia almeno la metà sono donne. Infatti, nel 2021 sono state censite circa 2,6 milioni di donne con cittadinanza estera, un numero pari al 50,9% dell’intera popolazione straniera residente nel nostro Paese. È rilevante che sin dagli anni Settanta le donne arrivino da sole per inserirsi nel mercato del lavoro, prevalentemente dei servizi, e siano quindi mosse da un progetto migratorio dall’impronta prevalentemente emancipatoria.»*
Una prospettiva che sottolinea l’importanza di percorsi di empowerment trasversali che garantiscano alle donne straniere opportunità culturali e di crescita di qualità che le supportino a confrontarsi con nuove reti sociali, a rivalutare i propri percorsi culturali e professionali pregressi, a immaginare nuove prospettive occupazionali, a ridisegnare un progetto di vita nel paese che le ospita.
Futuro Lingua Madre ha coinvolto un gruppo di donne di varie età e nazionalità in attività di community building anche attraverso laboratori e linguaggi ibridi: dal teatro alla cucina, dalla ricerca attiva del lavoro, all’educazione digitale.
* estratto dal report “Le migrazioni femminili in Italia. Percorsi di affermazione oltre le vulnerabilità”, febbraio 2023 a cura dell’ Istituto di Studi Politici “S. Pio V” e del Centro Studi e Ricerche IDOS