INVENTARIO è un laboratorio-contenitore che vuole essere occasione di scambio tra adolescenti e professionisti attraverso un processo nato da alcune domande: che strumenti hanno oggi i ragazzi dopo due anni di timidi approcci? Come possono i rapporti/relazioni uscire dal torpore? Cosa può fare la città per riguadagnare la fiducia dei giovanissimi?
Il titolo del campus, preso in prestito dall’omonimo progetto editoriale di Beppe Finessi, edito da Corraini, prende spunto dal bagaglio di esperienze che ogni individuo accoglie e porta con sé, un inventario dal quale attingere nel corso della vita.
Per moltә ragazzә adolescenti la pandemia ha rappresentato uno stop forzato, un rallentamento delle relazioni, una condizione di isolamento dai coetanei e di esilio dallo spazio pubblico. Mai come in questi due anni si è sofferto un così drastico calo di scambio educativo e sociale, inteso come momento di confronto fra individui; un tempo che nel suo rallentamento ha creato nuovi modi di percepire e di percepirsi, non sempre positivi.
“Ogni gesto, qualunque azione, anche la più semplice, è progetto. Dentro ogni cosa si possono riconoscere metodo e rigore, parole chiave della progettazione: un inventario è il modo più efficace di raccogliere, ordinare e decifrare tutto quello che abbiamo di fronte. INVENTARIO è il contenitore dove questa ricerca trova posto, aperto ad ogni forma di espressione.”
La sfida alla base del progetto è stata trovare una proposta che potesse farci mettere nuovamente in gioco, collettivamente e personalmente, fuori dalla scuola. Inventario_Everything is a Project ha coinvolto dieci ragazze e ragazzi tra i 14 e i 17 anni provenienti da contesti diversi tra loro, proponendo un’esperienza immersiva di consapevole immaginazione di sé e delle proprie emozioni, offrendogli la possibilità di lavorare sul riconoscimento e sull’ascolto del vissuto degli altri e di sperimentare atteggiamenti di apertura e condivisione con un gruppo di pari.
Questo spazio ha agevolato la coesione, diventando un luogo sicuro in cui esprimere se stessi e la propria storia personale.
L’azione formativa è avvenuta attraverso attività esperienziali che hanno permesso di sperimentare e conoscere il significato, il valore e l’intensità delle emozioni, sviluppando maggiori competenze nell’ambito dell’Intelligenza Emotiva."
“L’obiettivo del percorso progettato è stato quello di sensibilizzare e insegnare l’alfabeto delle emozioni, con lo scopo di fornire ai ragazzi gli strumenti necessari per poter utilizzare al meglio le proprie risonanze emotive e prevenire potenziali disregolazioni future.”
